No al discredito su Pieve Emanuele
Articolo di Paolo Festa.
In pochi giorni subisco un nuovo attacco personale, su una pagina social di Facebook, da parte di un ex componente della lista civica Insieme Oltre, che mi imputa la responsabilità di non aver abbattuto tra il 2012 e il 2019 il centro Sportivo e l’Hotel Ripamonti 2.
Continuo a chiedermi se qualcuno non abbia ancora digerito la sconfitta alle elezioni amministrative del 2022 visto che si continua a divulgare notizie non vere sul mio operato amministrativo.
Rispondere a questa domanda è molto semplice: in quel periodo non si poteva abbattere nulla perché non vi era nessuna norma che lo permettesse.
La legge Regionale n. 12 del 2005 che detta le norme e le competenze del governo del territorio non conteneva alcun articolo che autorizzava i comuni ad intervenire.
Bisogna attendere il 2019 e la promulgazione della legge Regionale n. 18 del 26/11/2019 “Misure di semplificazione e incentivazione per la rigenerazione urbana e territoriale, nonché per il recupero del patrimonio edilizio esistente” che introduce l’art. 40-bis nella LR del 2005 (disposizioni relative al patrimonio edilizio dismesso con criticità).
Solo dopo un approfondito studio della normativa abbiamo adottato la delibera n. 31 del 31 Luglio 2020 nei termini corretti così come previsti dalla Legge.
Come ho già ripetuto in un altro mio post, e durante il consiglio comunale del 26 settembre 2024, la legge Regionale è cambiata e su questo tema è intervenuto anche un pronunciamento della Corte costituzionale, che ha limitato la possibilità dei comuni di intervenire direttamente sugli immobili, concedendo però di aumentare i termini da 3 a 5 anni della proprietà di presentare un progetto e di chiedere un aumento delle volumetrie del 20%.
Questa è la norma, ripeto ancora una volta, che è stata recepita nel consiglio comunale del 26 settembre.
Inoltre, nella stessa seduta è stato anche riferito delle interlocuzioni tra l’amministrazione comunale e la nuova proprietà, che sono in fase avanzata per la presentazione di un progetto di sistemazione di quelle aree.
A questi tentativi di discreditare la mia persona, come pure a qualsiasi domanda dei cittadini, io opporrò sempre la spiegazione vera e concreta del mio operato amministrativo. E continuerò a farlo soprattutto nei confronti di chi dimostrerà ignoranza e mancata capacità di comprendere gli atti e le norme.