Meloni ha paura degli italiani
Intervista di Domani a Elly Schlein.
Dl Sicurezza: continueremo a combattere questa norma -"Continueremo a combattere questo provvedimento che non produce piu' sicurezza ma solo piu' repressione". Lo dice Elly Schlein criticando - in un'intervista al "Domani" - le misure del dl sicurezza approvato ieri in via definitiva dal Senato.
"La destra di Meloni - sottolinea la segretaria del Pd - non da' risposte al terreno sociale perche' abbiamo i salari tra i piu' bassi di Europa, le bollette piu' care d'Europa le liste d'attesa infinte nella sanita'. E fa un decreto per reprimere il dissenso anche pacifico di quei lavoratori, quegli studenti e quegli attivisti che protestano per quello che il governo non sta facendo. La loro torsione securitaria serve a nascondere le risposte economiche e sociali che non sanno dare".
Referendum: nessuna resa dei conti nel Pd - "Abbiamo voluto ricucire gli strappi con il mondo del lavoro. E' una parte importante del mio mandato alla segreteria". Lo dice Elly Schlein intervistata dal "Domani" riferendosi al referendum dell'8 e del 9 giugno.
Il voto e' una resa dei conti nel Pd? "Nessuna resa dei conti, la destra - replica la segretaria dem - si arrampica sugli specchi. Il voto riguarda il presente e il futuro, riguarda la carne viva delle fratture sociali del paese".
"Per me l'8 e il 9 giugno - sottolinea la segretaria del Pd - e' innanzitutto una grande occasione per gli italiani per cambiare alcune leggi e rendere questo Paese piu' giusto. Non si vota un referendum pensando alle coalizioni, ma per dire liberamente che vogliamo costruire. Noi spingiamo per cinque si', insieme a M5s e Avs, ma e' un bene che ci siano in campo altre forze che, pur non votando alla stessa maniera, si stanno battendo per portare la gente a votare".
L'obiettivo e' 12 milioni di voti per dare un segnale politico al governo? "Noi - risponde Schlein - siamo impegnati per raggiungere il quorum, che rende effettivo il risultato del referendum. E' grave che Giorgia Meloni inviti all'astensione, vuol dire che ha paura del voto degli italiani. Ma non sono sorpresa: perche' questo governo ha aumentato la precarieta'. L'8 e 9 giugno gli italiani hanno una grande occasione: pensare con la loro testa e andare a votare".
Per Schlein il quorum non e' inarrivabile: "C'e' stato l'oscuramento totale da parte di chi governa anche attraverso il silenzio del servizio pubblico. Ma - rileva - sono convinta che tanti elettori anche della destra andranno a votare, perche' la precarieta', che e' al centro dei quesiti, tocca anche le loro famiglie".
Intervista della Stampa a Elly Schlein.
"Questa è una battaglia giusta. Ed èun'occasione per cambiare in meglio l'Italia. I tatticismi esasperati li lascio a Meloni, lei spera di intestarsi il fallimento del referendum: non i voti, ma gli astenuti. È una vergogna". Lo afferma la segretaria del Pd Elly Schlein, in una intervista alla Stampa, parlando dei referendum per cui si voterà domenica e lunedì.
"E questo è il rispetto che la premier ha per le persone che sperano che il loro voto valga qualcosa. Del resto, ha dimostrato di avere paura del voto dei cittadini - aggiunge - è fuggita a gambe levate e non ha avuto il coraggio di dire semplicemente che è contraria".
Schlein ha detto più volte che spera che Meloni cada prima del previsto. "Lo spero, penso sia possibile, visto quanto stanno facendo male al Paese - ribadisce -. Hanno dimostrato di non saper dare risposte alla grande questione salariale, lavorativa e sociale che c'è in Italia. E nascondono i loro 'buchi' dal punto di vista economico usando sempre lo stesso schema: scelgono un nuovo nemico e inventano nuovi reati".
Se Meloni dovesse andare in crisi le opposizioni sono pronte. "Noi ci faremo trovare pronti, abbiamo già dimostrato di saper governare bene insieme città e regioni importanti, unendoci su progetti concreti - conferma la segretaria Dem -. Lo possiamo fare benissimo anche a livello nazionale".
C'è poi sul fronte della politica estera il tema delle due manifestazioni sul conflitto in Medio Oriente, una oggi a Milano promossa da Azione e Italia Viva, e una domani a Roma con Pd, M5S, Avs. "Noi come Pd, insieme a M5s e Avs, abbiamo sentito la responsabilità di chiamare la piazza di sabato a Roma per rispondere a un'esigenza, che sentivamo salire forte dal basso, dai nostri militanti ed elettori - spiega -. C'è stato un percorso fatto in Parlamento con una mozione unitaria, che si è tradotta in una piattaforma completa e senza ambiguità. Poi ben vengano iniziative diverse, sempre con l'obiettivo di fermare l'azione criminale di Netanyahu a Gaza".