I giochi sono belli finché durano poco
Articolo di Edoardo Pivanti.
Eppure, più vado avanti, meno costui mi fa “paura”…
È vero, è l’uomo più ricco del mondo, con una ricchezza immensa derivante da imprese e settori altamente tecnologici che sono o possono diventare tecnologie abilitanti per molti impieghi-vedasi PayPal in passato o la stessa OpenAI (e ne cito solo alcune).
Ma restano comunque imprese e, in quanto tali, sono soggette a regole umane ed economiche dalle quali nemmeno lui può prescindere, nonostante giochi a fare il superuomo.
E di fatto, questa è la parola chiave: giocare. Lui gioca con i suoi fantastiliardi. Oggi ne sposta X per creare una criptovaluta su un meme, poi si stufa e investe su treni iperveloci (e non dimentichiamo che Hyperloop è in liquidazione). Ora gioca a fare il rottamatore della pubblica amministrazione e l’uomo ombra dell’amministrazione americana.
Ma si stuferà anche di questo giocattolo, perché, come tutti i bambini, a un certo punto inizia a soffrire delle regole (la cui assenza in diversi settori gli ha permesso di accumulare i suoi fantastiliardi) e farà saltare il tavolo andandosene.
D’altronde, la profonda incoerenza del gioco si dimostra con Tesla, la sua azienda (sua, ma non da lui fondata), che tra gli obiettivi ha quello di ridurre il consumo di combustibili fossili, mentre lui sostiene un’amministrazione che vuole incentivarne l’uso.
Oppure con le sue dichiarazioni sulla libertà e i diritti, salvo poi sostenere chi vuole vietare l’aborto negli Stati Uniti.
Tutto questo dimostra la sua scarsa consapevolezza della responsabilità che comportano quei fantastiliardi, quel tipo di imprese e le loro ricadute sulla società.
I vari patron delle big tech sono accorsi alla corte di Trump per mera convenienza, il che non li rende meno deplorevoli, perché dire “no” è ancora possibile (come ha fatto Bill Gates, che non era presente e non mi pare che Microsoft sia proprio una cosuccia). Musk, invece, era lì convintamente, perché ha scoperto un nuovo giocattolo: la politica. E la politica è e sarà sempre più forte dei singoli “attori” che compaiono sul suo palcoscenico. Sempre, e la storia ce lo insegna.
E presto si stuferà, perché i giochi sono belli finché durano poco.