Governo immobile e senza idee
Intervista della Stampa a Tito Boeri.
"Non c'è nessuna idea di sviluppo, come del resto non c'era nelle manovre precedenti: questo è un governo che ha scelto la strada del non fare per non sbagliare". Lo afferma l'economista Tito Boeri in un'intervista a La Stampa.
Ma Giorgetti, aggiunge, ha "migliorato la situazione dei conti pubblici evitando di realizzare promesse elettorali insostenibili, però dobbiamo pensare ai problemi strutturali dell'economia italiana e non stiamo facendo assolutamente nulla per affrontarli".
"La prudenza - prosegue - è importante e condivisibile, anche perché le tensioni sui titoli di Stato non sono piccole vista la situazione francese. Credo che si voglia scendere sotto al 3% di deficit per usare la possibilità che viene offerta ai Paesi fuori da procedure per disavanzo eccessivo di finanziare in deficit la spesa militare. Nel documento programmatico di finanza pubblica non c'è niente sulla spesa della difesa, eppure il nostro Paese ha preso l'impegno di aumentarla".
Quali sono i problemi principali dell'Italia oggi? "La demografia e la produttività - va avanti Boeri -. I giovani sono depressi e non fanno figli, non credono nel futuro. Oggi c'è un malessere diffuso tra i giovani, e la politica li continua a ignorare in modo sistematico. Per i giovani tra i venti e i trent'anni la probabilità di essere poveri pur lavorando è passata dall'8 al 12%. In più c'è il problema della casa: molti lavori sono nei grandi centri urbani e lì i prezzi delle case e degli affitti sono aumentati del 40% negli ultimi cinque anni e perciò inaccessibili per le giovani generazioni. Dobbiamo smettere di guardare i dati sulla disoccupazione e dovremmo guardare quelli delle imprese che non trovano lavoratori perché questo è il problema numero uno".
La Cgil rilancia la patrimoniale. Cosa ne pensa? "È uno slogan. Cosa vogliono fare concretamente? Vogliono tassare i redditi di impresa o la proprietà immobiliare? Il sindacato dovrebbe fare più contrattazione e meno politica" conclude.