Viaggio nella Lombardia che lavora, produce e innova
Articolo di Patrizia Toia.
La politica industriale è una delle priorità del Partito Democratico, perché sostenere le imprese e rafforzare la capacità produttiva del Paese significa creare crescita, occupazione, innovazione e futuro. Significa vincere la sfida competitiva e rafforzare il modello sociale inclusivo europeo.
In questi mesi il Forum Economia del PD, coordinato da Andrea Orlando, sta attraversando "l’Italia che produce e che lavora". Ed è per me un piacere continuare a lavorare su queste affascinanti sfide, come ho fatto in passato.
La tappa lombarda, iniziata giovedì, ha toccato molte realtà significative ed emblematiche, che raccontano successi, sfide e difficoltà del presente.
A Brescia due tappe: a Castenedolo abbiamo incontrato i lavoratori della Stanadyne, un’azienda che ha saputo resistere alla chiusura grazie alla determinazione dei lavoratori stessi. All’acciaieria Ori Martin si è discusso della complessa sfida di coniugare produzione di qualità e transizione sostenibile in un settore, come quello siderurgico, altamente energivoro. Sono emersi temi cruciali: dagli investimenti alla revisione del CBAM, fino alla questione dei rottami e, soprattutto, al nodo del costo dell’energia.
A Milano, MADE e PoliHub ci hanno mostrato quanto sia importante la collaborazione tra ricerca pubblica e privata. Un dialogo che sostiene la transizione digitale, accompagna le PMI nell’adozione di strumenti e innovazioni tecnologiche, e promuove la nascita di nuove startup.
A Crema, nel distretto della cosmesi, abbiamo incontrato una filiera che rappresenta un’eccellenza internazionale, con prodotti di make-up esportati in tutta Europa e nel mondo. A Mantova, invece, ci siamo confrontati con la complessa situazione di Eni Versalis e, più in generale, con le difficoltà legate alla chimica di base. Da questi incontri sono emerse preoccupazioni, ma anche proposte concrete e visioni per il futuro.
Il viaggio è proseguito venerdì con Elly Schlein, con un confronto con le parti sociali e produttive – dal mondo confindustriale a quello artigianale, a quello commerciale, dal turismo all’agricoltura, fino all’importante realtà dell’economia sociale – ricco e costruttivo. Abbiamo poi ascoltato i lavoratori in sciopero della STM di Agrate, preoccupati per la possibile riduzione delle attività di ricerca e delle figure professionali più qualificate.
A Vimercate, la visita al centro di ricerca Nokia ha messo in luce un’eccellenza internazionale nel settore delle telecomunicazioni, che produce apparati sempre più specializzati per le reti di trasmissione dei dati.
Infine, il Salone del Mobile ci ha portati nel cuore del design e dell’arredo italiano: una fiera di rilievo globale, che quest’anno ha dedicato particolare attenzione al tema della luce e alle sue applicazioni più innovative e suggestive.
Da questa due giorni sono emerse con forza tre priorità: il costo dell’energia, la formazione delle competenze e la necessità di rendere l’Italia un Paese attrattivo per gli investimenti. Il Partito Democratico continuerà a portare queste istanze in tutte le sedi istituzionali, con l’impegno di chi crede in un’Italia che produce, innova e guarda al futuro, per assicurare benessere e crescita a tutte e tutti.