Soffiano sul fuoco, non dobbiamo fare il gioco degli estremisti
Intervista del Corriere della Sera a Dario Nardella.
"La strategia di Giorgia Meloni è chiara. Vuole trasformare il brutale assassinio di Kirk in una occasione politica. Non per fermarsi a riflettere su una società malata o sulle cause della violenza, ma per strumentalizzarla e alimentare ancora una volta una politica dell'odio". Lo afferma, in una intervista al Corriere della Sera, l'eurodeputato del Partito Democratico Dario Nardella.
Entrando più nel dettaglio Nardella analizza: "È il solito schema. Costruire un 'noi' contrapposto a un 'voi' e rispondere a problemi complessi con la ricerca di un nemico. Il linguaggio di Kirk è radicale, estremo, basato su una retorica di rottura. Trump ne fa l'eroe martire di una nuova destra ultra identitaria e Meloni compie il clamoroso errore di accodarsi a questa destra".
Sugli scenari evocati dal ministro Ciriani di FdI, che ha parlato di clima da Brigate Rosse, Nardella spiega come "risvegliare i fantasmi di una storia dolorosa, da parte di una destra che ha i suoi scheletri nell'armadio" sia "buttare benzina sul fuoco in un Paese già disorientato".
"Gli italiani - sottolinea - in un'epoca di guerre e forti tensioni hanno bisogno di un leader rassicurante e che unisce. Anche nel fare gli auguri al Papa Mattarella ha invocato pace e dialogo. Invece Meloni si presenta come leader di una nazione, ma finisce per restare leader di una fazione. Si ricordi di essere un capo di governo".
