Servono investimenti europei a favore delle imprese
Intervista del Messaggero a Dario Nardella.
Ursula von der Leyen ha deciso di prorogare la sospensione del primo pacchetto di dazi fino al 1 agosto. "Io credo che la Commissione Ue si stia muovendo male sul fronte dei dazi. Dimostra troppa paura nei confronti dell'amministrazione Trump - spiega Dario Nardella, europarlamentare del Pd, sulle pagine del Messaggero -. Questo non vuol dire che si debba attaccare a testa bassa, ma avere una strategia più intelligente ed efficace per recuperare il tempo perso".
"È stato un errore sospendere il primo pacchetto di dazi, a fronte del fatto che sono già in vigore i primi dazi Usa su acciaio, alluminio e componentistica auto. A cui si somma il dazio universale al 10% - prosegue -. Di sicuro serve meno tatticismo e più politica. Secondo, la Commissione Ue non può ragionare come ha sempre fatto, perché Trump ha completamente rivoluzionato le relazioni internazionali. Si è fidata troppo del presidente americano e ora rischia di farsi trovare impreparata".
Bruxelles ha già messo in campo misure speciali in occasione del Covid, uno schema che potrebbe essere replicabile anche sui dazi, magari con misure a tutela delle imprese. "Non possiamo andare avanti con misure straordinarie, ma dobbiamo accelerare l'implementazione del piano Draghi mettendo in campo un piano ambizioso di investimenti finanziato da titoli di debito comuni - sottolinea -. In aggiunta, si dovrebbe diluire il piano di ammortamento del prestito di 700 miliardi del Next Generation Eu che, dal 2026, comincerà a pesare per più di 25 miliardi di euro all'anno sul bilancio corrente nell'Unione europea".
"Questo, in modo da utilizzare le risorse che dovremmo impegnare ripagando le rate del debito del Recovery, ad esempio, su un fondo di supporto per la competitività delle imprese europee per rispondere all'impatto dei dazi", conclude.