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  • Giuseppe Sala

Dazi, l'Europa sia unita

Articolo della Stampa.

“Siamo in una posizione di debolezza. Se serve, rinuncerei ai prodotti americani. Posso vivere senza IPhone”. Beppe Sala non usa mezzi termini nel definire la situazione che si profila con l'introduzione dei dazi americani “veramente seria”.

Come Europa, spiega il sindaco di Milano rispondendo a una domanda sull'evoluzione delle trattative per evitare contraccolpi causati dalle tariffe imposte da Donald Trump “siamo in una posizione più debole, ma non credo che essere troppo accondiscendenti paghi”. Poi la provocazione: “Siamo disponibili a rinunciare a prodotti e servizi americani? Mi sento di dire sì. Da anni uso un iPhone, potrei vivere bene con un altro dispositivo? Direi di sì se fossi costretto, ma è chiaro che nessuno vorrebbe essere costretto”. Per questo, Sala esorta la politica “a essere ferma: è sciocco immaginare che l'Italia possa fare, come ho sentito da qualcuno, un accordo da sola. Sarebbe gravissimo: deve essere un accordo europeo ma anche i cittadini europei si devono rendere disponibili a scelte diverse di prodotti”.
Le dichiarazioni del sindaco arrivano mentre a livello europeo proseguono le riflessioni sulla risposta da dare al presidente Usa. In caso di mancato accordo, dal 1° agosto entrerebbero in vigore tariffe al 30% per tutta l'unione europea.

 

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