Le normative sui rifiuti tessili
Intervento di Paolo Festa al convegno organizzato dal settore Ambiente di Citta' Metropolitana di Milano.
Buongiorno a tutte e tutti, vi do il benvenuto a nome della Città Metropolitana a questa importante iniziativa che vuole fare chiarezza sulle nuove normative in termini di rifiuti tessili, di smaltimento e di recupero, ma anche avviare una sinergia per la diffusione di buone pratiche e di azioni di sensibilizzazione su tutto il territorio metropolitano.
Il tema dei rifiuti tessili è importante, anche se, ancora poco conosciuto, la produzione del tessile è in forte espansione la causa principale è da attribuirsi alla sempre maggior diffusione del fast-fashion.
Questi sono, prodotti a prezzo modico, ma di scarsa qualità, molto spesso costituita da fibre sintetiche quali il poliestere, che induce il consumatore ad acquistarne in quantità sempre maggiore e ad utilizzarli per periodi di tempo sempre più limitati, scartandoli per acquistarne altri, e facendo aumentare in maniera cospicua i rifiuti prodotti.
La produzione tessile è responsabile del 20% circa dell’inquinamento globale dell’acqua potabile, e del 35% delle microplastiche rilasciate nell’ambiente, a causa del lavaggio degli indumenti sintetici, che possono finire nella catena alimentare.
In Italia la raccolta differenziata dei rifiuti tessili è diventata obbligatoria dal primo gennaio del 2022.
Come istituzioni abbiamo il dovere non solo di applicare e fare rispettare la legge, che ci impone, quanto prima, un cambio di rotta nella produzione e gestione di questa tipologia di rifiuti. Ma mentre sulla produzione questa assisi può solo denunciare la situazione perché è un tema da’ sviluppare a livello di produzione mondiale, noi nel nostro piccolo possiamo spiegare a tutte e tutti perché è fondamentale mettere in atto uno smaltimento corretto e, dove possibile, favorire il recupero e riciclo del materiale tessile, incrementando un’economia circolare virtuosa soprattutto a favore dell’ambiente.
Sarà capitato a tutti di trovarsi tra le mani vecchi capi di abbigliamento, stracci o vecchie lenzuola, e dire: “Adesso, cosa faccio?”. Bene, ora le regole sono chiare e vogliamo, insieme, avviare un percorso di promozione di buone pratiche per capire come gestire il tessile che non ci serve più e soprattutto come conferirlo correttamente.
Mi hanno molto colpito, alcuni servizi giornalistici, che tutti potete trovare online, sapere come ci sia un vero e proprio mercato nero dei tessili, che ha un impatto devastante sull’economia ma, soprattutto, sull’ambiente. C’è chi con finti cassonetti (e vi spiegheremo come capire quali sono) o finte raccolte porta a porta fa leva sul buon cuore di tutti per appropriarsi illecitamente di vestiti o altri prodotti gestiti poi illegalmente. E che invece di finire a chi ne ha bisogno, spesso vengono stoccati in discariche nei Paesi più poveri, inquinando sempre di più il nostro Pianeta.
Credo che oggi avremo modo di approfondire tutti questi aspetti, di uscire da qui più consapevoli e con un bagaglio di informazioni da diffondere e divulgare. Come Città metropolitana di Milano – e di questo ringrazio tutto il Settore Rifiuti e Bonifiche e la dott. Quitadamo – stiamo lavorando con impegno affinché si arrivi ad una corretta applicazione della normativa, attuando anche controlli insieme alle nostre Guardie Ambientali GEV per smascherare gli abusivi. Ma credo che per ottenere risultati significativi siano fondamentale il gioco di squadra e l’informazione: stiamo per questo promuovendo una campagna informativa, condivisibile da tutti, su tutti i nostri canali. L’appello che faccio oggi è quindi di fare rete per rendere virtuoso questo circolo informativo raggiungendo cittadine e cittadini e coinvolgendoli in questa battaglia per la tutela del Pianeta e della salute di tutte e tutti noi.