Il PD è il partito del lavoro
Interviste del Manifesto e di Avvenire a Elly Schlein.
"Gli italiani possono ancora stupirci, come è accaduto nel 2011 quando c'era da difendere l'acqua come bene comune. Oggi c'è l'opportunità di cambiare le leggi, di contrastare la precarietà, aumentare la sicurezza sul lavoro e riconoscere la cittadinanza. Noi ce la stiamo mettendo tutta per allargare la partecipazione, avverto un buon clima, nonostante il governo stia tentando di silenziare i referendum e il servizio pubblico li stia oscurando perché hanno paura della partecipazione". Lo afferma, in una intervista al Manifesto, la segretaria del Pd Elly Schlein.
Guardando all'ultimo sondaggio Ipsos, aggiunge, "l'elettorato del Pd è quello più convinto sui quesiti, con oltre il 90%; ma è interessante pure che tra gli elettori di centrodestra si registra una propensione al voto del 30-40%. Numeri che mi fanno dire che l'obiettivo del quorum si può raggiungere. Salvini ha detto che invece di votare starà coi figli: noi andremo alle urne per assicurare anche ai suoi figli un futuro con un lavoro meno precario e più sicuro". Un pezzo dei riformisti Pd ha dichiarato che non voterà tre quesiti sul lavoro... "La linea del Pd è chiara ed è stata approvata all'unanimità in direzione: siamo per 5 sì. E anche Stefano Bonaccini ha invitato a votare per tutti i referendum".
"Stanno smantellando la sanità pubblica senza il coraggio di ammetterlo, Meloni continua a mentire agli italiani dicendo che hanno fatto il più grande investimento della storia nella sanità. Il problema è che la spesa sanitaria si calcola in tutto il mondo sul Pil e quella sta scendendo al minimo storico degli ultimi 15 anni. I suoi tagli li stanno pagando direttamente i cittadini". E' quanto afferma la segretaria del Pd Elly Schlein in una intervista ad Avvenire.
"Con le bugie e la propaganda, Meloni si è costruita un mondo fantastico dove se una cosa va bene è merito suo e se va male è colpa degli altri - osserva Schlein in una intervista al Manifestointervista al Manifesto -: le liste di attesa sono responsabilità delle regioni, il calo della produzione industriale del green deal e dell'Ue, il fallimento dei centri in Albania colpa dei giudici e non di chi non aveva letto prima le norme. Ma dopo quasi tre anni di governo questo giochino non funziona più: gli italiani non sono fessi. La verità è che loro non hanno assunto personale in sanità, unica strada per abbattere le liste d'attesa, la spesa rispetto al pil è al minimo storico e questa la vera emergenza del Paese, percepita anche da chi ha votato per loro, anche se cerca in tutti i modi di rimuoverla".