Ecco com'è finita
Articolo di Carlo Borghetti.
Dopo tre giorni di discussione in Consiglio regionale è stato infine approvato il Bilancio di previsione 2025, con il voto contrario del PD e di tutte le minoranze.
Che Regione Lombardia non sia più la locomotiva d’Italia non lo ha detto il PD, ma lo ha detto esattamente così nei giorni scorsi Bankitalia. E da fonti ministeriali sono filtrati dati che collocano la sanità lombarda all’ottavo posto tra le sanità regionali.
In un quadro nazionale e sovranazionale di difficoltà crescenti -come ben sanno sempre più imprese e famiglie che fanno sempre più fatica- ci aspettavamo una proposta di Bilancio con elementi di novità e di innovazione,- presso Pirellone - Consiglio Regionale.
invece abbiamo visto la replica di politiche sempre uguali a se stesse, che hanno esaurito la loro capacità di spinta in una Regione che non è più quella di trent’anni fa, come ho argomentato nel mio intervento in Aula:
lo sanno bene le imprese che chiedono bandi nuovi e più mirati per affrontare le crisi, i pendolari dei treni troppo in ritardo di Trenord, le famiglie in cerca di casa mentre l’azienda lombarda di edilizia residenziale Aler ha in pancia oltre 22mila alloggi sfitti, i pazienti che hanno bisogno di visite ed esami che solo pagando si possono avere nei tempi prescritti dai medici, le persone anziane o fragili in lista d’attesa per servizi sociosanitari domiciliari, diurni o residenziali che scarseggiano, gli oltre 1300 studenti delle università lombarde che hanno i requisiti per ricevere la borsa di studio ma non la ricevono causa tagli della Regione, e altro ancora potremmo aggiungere…
Va tutto male? Certo che no, -per fortuna-! Ma tra le cose che non funzionano troppe cose in Lombardia continuano a non funzionare ormai da troppo tempo, e non è certo una questione di mancata autonomia regionale, visto che in altre Regioni funzionano meglio.
Delle 9 pagine di proposte che vi ho inviato qui martedì scorso, a inizio discussione, non è passato quasi nulla, ma la - battaglia degli emendamenti - ci ha perlomeno consentito di ottenere 5 milioni per abbattere le barriere architettoniche nelle case Aler, 2 milioni per la sicurezza sul lavoro, 500mila euro per i beni confiscati, 500mila per la neuropsichiatria infantile, 500mila per mamme con neonati e 500mila per la riforestazione.
Personalmente ho avuto poi l’ok dalla maggioranza alla proposta di realizzare un centro pubblico regionale per la ricerca, lo sviluppo e la produzione di farmaci innovativi da collocare tra Milano e Rho nell’area di Mind, il distretto della innovazione per le scienze della vita. Vedremo.
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