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  • Giuseppe Sala

È stato un anno duro, Milano non è nel cuore del Governo

Intervento di Giuseppe Sala.

Manovra: Ancora una volta Milano non è nel cuore del Governo - "Ancora una volta devo dire che Milano non è esattamente nel cuore del Governo". Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, durante il tradizionale brindisi di Natale con la stampa a Palazzo Marino.

"Non voglio aggiungere temi che esulano da Milano, altrimenti non la finiremmo più, ma vorrei tenere questa conversazione sulle questioni della città" ha proseguito, sottolineando che "è chiaro che noi non abbiamo ancora visto il testo ufficiale ma pare che la Finanziaria penalizzi Milano su alcuni fronti". Il primo è "un taglio di più di 15 milioni sulla M4, un taglio che, onestamente, riguarderà anche Napoli e Roma. Il trasporto pubblico è sempre penalizzato in ogni manovra e comunque nella gestione dei rapporti tra l'amministrazione centrale e quella locale, ed è un servizio che molto spesso i cittadini sentono come il più necessario per la loro vita". Inoltre, "c'è un decreto anticipi che ha istituito un fondo per pagare gli straordinari dei vigili durante le Olimpiadi ma favorisce i piccoli Comuni e in questo modo non è attingibile da Milano".
"Noi chiediamo o fondi oppure la possibilità di derogare, perché è evidente che" durante i Giochi invernali "ci sarà bisogno di fare tanti straordinari", ha concluso il sindaco.

La manovra sembra che penalizzerà la città soprattutto sul trasporto - "Ancora una volta devo dire che Milano non è esattamente nel cuore del governo". Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, a margine del brindisi di Natale con la stampa.
"Non voglio commentare temi che esondano rispetto alla città ma sembra che la manovra penalizzi Milano - ha aggiunto -, con un taglio di 15 milioni sulla M4, il trasporto pubblico è sempre il grande penalizzato in ogni manovra, ed è un servizio che i cittadini sentono come il più necessario". C'è poi il tema delle risorse per la polizia locale, con il decreto anticipi che ha istituito un fondo per gli straordinari dei vigili durante le Olimpiadi "però non è attingibile da Milano - ha detto ancora Sala -. Noi chiediamo o fondi o di derogare perché in quel periodo ci sarà bisogno di fare tanti straordinari".

È stato un anno duro e faticoso ora i Giochi - "Siamo alla fine di un anno duro e faticoso, sono molto contento per la chiusura del bilancio" nei tempi, "il prossimo sarà un anno importante per le Olimpiadi e perché di fatto sarà il mio ultimo anno" da sindaco. Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala durante gli auguri di Natale con la stampa, parlando dell'ultimo anno trascorso con le inchieste sull'urbanistica.
"Iniziare il nuovo anno con il bilancio approvato è moto importante - ha aggiunto -. Siamo arrivati a questo anche grazie al lavoro tra maggioranza e minoranza, devo dare atto che la maggioranza è stata coesa e che l'opposizione si è comportata in modo inappuntabile".
Certo a Milano, ha ammesso Sala, ci sono delle emergenze che sono anche quella della casa, delle fragilità sociali e su questo ha fatto riferimento ad un episodio recente, cioè quello dello sgombero in via Quarti che ha scatenato diverse polemiche per la modalità con cui è stato effettuato.
"A seguito dello sgombero sono rimaste una dozzina circa di famiglie con fragilità, cioè con minori o persone disabili senza luce e gas - ha spiegato -, e ci siamo interrogati per come risolvere la situazione. Stiamo trovando una soluzione tra Comune, Aler e Caritas perché queste famiglie non hanno allacci alle utenze regolari, quindi serve che qualcuno si intesti le utenze".
Il Comune "ha dato la disponibilità per 60 giorni a pagare il costo" delle bollette "ma questa operazione si riesce a fare tramite Caritas - ha concluso -. Tutto questo tenendo informata la Prefettura e spero che venga risolto tutto a breve".

Amareggiato per ciò che è successo a Tancredi - "Voglio mantenere fede alla mia promessa di non fare polemica, in quello che ho letto della Cassazione su Tancredi c'è soddisfazione ma anche amarezza". Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, commentando gli sviluppi dell'inchiesta sull'Urbanistica che ha portato alle dimissioni l'estate scorsa l'assessore alla Rigenerazione Urbana Giancarlo Tancredi. La Cassazione ha poi annullato l'interdittiva per l'ex assessore che è potuto rientrare al lavoro in comune, in un'altra direzione.
"È chiaro che nel mio ruolo uno vorrebbe avere la certezza delle regole. Non ci può essere così differenza di giudizio tra parti rilevanti del sistema giudiziario - ha aggiunto -. Perché ci sono? Evidentemente le regole non sono chiare. Il Salva Milano è morto ma una soluzione che chiarisca le regole serve".

Urbanistica, servono regole chiare, non è un problema che riguarda solo Milano ma nazionale - "Voglio mantenere fede alla mia promessa di non entrare in polemiche che rendono ancora più difficile la soluzione di questo tema. Dico solo che, per esempio, rispetto a quello che ho letto della Cassazione su Tancredi, pesano in ugual modo nella mia testa e nel mio cuore, da un lato la soddisfazione e dall'altro l'amarezza. Non è che la vita di Tancredi sia stata irrimediabilmente rovinata, però nel mio ruolo vorrei avere un po' più di certezza su quelle che sono le regole. Lo rilevo dal fatto che non è pensabile che ci sia una così grande differenza di giudizio tra parti rilevanti del sistema giudiziario, la procura e chi poi decide. Se c'è è perché evidentemente le regole non sono chiare: il 'Salva Milano' è morto ma una soluzione che chiarisca le regole serve. Lo dico dall'inizio: non è un problema che riguarda solo Milano e infatti si accadendo anche in altre città. Serve una soluzione che chiarisca a chi svolge un lavoro come il mio quali sono le regole a cui si deve attenere. Serve a livello nazionale". Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, a margine del brindisi di Natale con la stampa a Palazzo Marino in merito agli sviluppi dell'inchiesta sull'Urbanistica che, la scorsa estate, portò alle dimissioni l'allora assessore alla Rigenerazione Urbana, Giancarlo Tancredi, rientrato poi in Comune dopo l'intervento della Cassazione.

A Milano sul tema sicurezza va compreso anche il disagio giovanile - "In questo anno da assessore ad interim" alla Sicurezza "mi sono fatto l'idea che a Milano si registra una scarsa efficacia del sistema penale e sanzionatorio, soprattutto per i reati predatori e di strada". Lo ha spiegato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, commentando gli ultimi episodi di cronaca che vedono protagonisti dei giovanissimi, come il sequestro e la rapina di un quindicenne ad opera di alcuni coetanei in centro città.
"Si parla di recupero e reinserimento ma non ci sono misure alternative, non ci sono da nessuna parte - ha aggiunto a margine degli auguri di Natale con la stampa -. Il sistema carcerario è inadeguato, le carceri sono spesso piene, c'è una denuncia a piede libero e i reati si reiterano. Servono soluzioni, cioè provare a reinserire o a detenere. Così come è oggi non va bene".
"Stiamo affrontando una questione relativa al disagio giovanile, spesso queste cose succedono a Milano ma se pensiamo agli ultimi casi, come quello dello studente della Bocconi e quello di ieri in corso Buenos Aires - ha proseguito -, gli autori del crimine non sono milanesi, per cui è chiaro che Milano subisce queste cose".
"Tutto questo mi fa dire che, più divise per strada vanno messe ma se il gioco è sempre e solo guardie e ladri non va bene - ha concluso -. Non immaginiamo che la sicurezza sia solo repressione perché bisogna lavorare su questo disagio che si manifesta in modo significativo. Quindi bene ai controlli nelle strade ma serve anche altro".

La giunta va rafforzata con la delega alla sicurezza - "Ritengo che la squadra di giunta debba essere rafforzata con la sicurezza, avrei voluto risolvere" il tema del giro di deleghe "in questi giorni ma lo faremo al ritorno dalle vacanze". Lo ha spiegato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, a margine degli auguri di Natale con la Stampa.
"Io ho assunto la delega" alla sicurezza "non per mia scelta ma perché c'era su Marco Granelli l'ombra di un rinvio a giudizio - ha aggiunto -. Non credo sia saggio che il sindaco tenga una delega così fino alla fine del mandato". Sala ha poi chiarito che "abbiamo un solo assessorato da mettere, perché non lascio a casa chi ha lavorato con me dall'inizio e l'ho detto ai partiti della maggioranza".
A chi gli ha chiesto se si va alla ricerca di un profilo che abbia competenze sulla sicurezza e anche sul disagio giovanile Sala ha spiegato che "ci sono due vie, o troviamo una persona che sappia dell'uno e dell'altro, oppure ci mettiamo un assessore e troviamo qualche formula di delega che rafforzi l'attività della giunta da questo punto di vista".

Al lavoro per un dialogo tra il Leoncavallo e la proprietà della sede storica - Ieri il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha ricevuto una delegazione del Leoncavallo, il centro sociale che è stato sfrattato dalla storica sede di via Watteau, di proprietà della famiglia Cabassi, a fine agosto. Il centro sociale ha partecipato ad un bando comunale per cercare di trovare un nuovo spazio, che però ha dei costi molto alti per le bonifiche.
"Credo che quella via non la si molla, ma loro mi hanno ribadito e sono d'accordo che il luogo più adatto per il Leoncavallo continua ad essere via Watteau - ha detto il sindaco Sala a margine dei saluti di Natale con la stampa -. Come Comune non possiamo mettere risorse, ma stiamo cercando di favorire il dialogo tra le parti, perché non vogliamo fare deflagrare i conflitti ma se mai risolverli".
"Ieri alla delegazione ho suggerito una strada, loro sono già in contatto con la proprietà, quindi abbiamo suggerito di affidare l'incarico per una perizia che stabilisca il valore dell'immobile e le formule di un finanziamento, ad una banca primaria che possa mettersi al fianco del Leoncavallo – ha aggiunto -. Spero che la famiglia Cabassi consideri questo interesse, dipende da come sarà strutturata l'offerta, è evidente però che quello è un luogo non facilmente disponibile, visti anche i graffiti che sono tutelati".
"Il mio augurio è che si possa trasformare questo bene di proprietà privata in uno spazio pubblico, in cui in assoluta sicurezza possano riprendere le attività che hanno caratterizzato la lunga storia del Leoncavallo - ha concluso Sala -, che è stato un valore per la città, come ho già detto molte volte. Noi siamo al loro fianco, nel rispetto delle regole, ma credo che dopo Natale ci si attiverà su una banca per capire se l'operazione ha senso".

Per le comunali a sinistra qualcuno si fa avanti, a destra no - "Quello che noto al momento è che intanto nel centronistra c'è qualcuno che si fa avanti e nel centrodestra no". Lo ha spiegato il sindaco di Milano Giuseppe Sala parlando della ricerca del candidato nelle rispettive coalizioni in vista delle comunali del 2027. "Io auspico comunque che ci sia un candidato forte nel centrodestra", ha concluso.

È legittimo che Scavuzzo voglia fare il sindaco - Della possibile candidatura di Anna Scavuzzo a sindaca di Milano, "ne penso bene e penso anche che sia legittimo, il punto è se si faranno o no le primarie ma ritengo che da come si stiano mettendo le cose è molto probabile che ci saranno". Lo ha spiegato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, a margine del brindisi di Natale con la stampa, rispondendo ai cronisti che gli hanno chiesto cosa pensa dell'intervista dove la sua vice ha spiegato che le piacerebbe candidarsi a sindaca.
"Scavuzzo ha non solo il diritto, ma è logico che ci pensi anche perché ha fatto il vicesindaco per 11 anni - ha detto Sala -, inoltre si è presa la delega all'Urbanistica che non è una cosa facile. Il suo dire 'ci sono', significa dire, ci sono per le primarie".
"Se saranno primarie solo del Pd funzioneranno meno, devono essere primarie di coalizione - ha concluso -. Inoltre se la coalizione mi chiederà una mano nell'accompagnamento di questo processo io ci sarò, se non me la chiedono o dovessi capire che una mia presenza crea imbarazzo, non ci sarò anche se il mio cuore sarà sempre lì".

Scavuzzo sindaca? Fa bene a proporsi - "Ne penso bene e penso sia legittimo. E' logico che ci pensi, ha fatto la vice per 11 anni, si è presa una delega difficile come l'urbanistica. Io penso che lei stia dicendo: ci sono per le primarie". Lo ha affermato il sindaco di Milano Giuseppe Sala, in occasione del tradizionale brindisi natalizio con la stampa, rispetto all'eventualità che la vice sindaco Anna Scavuzzo si candidi a sua successora, dopo che lei stessa ha dichiarato che l'ipotesi le piacerebbe. Ma per il sindaco "la questione è primarie si o no. Ritengo che, da come si sta mettendo, è molto probabile che ci saranno. Il centrosinistra le ha usate spesso e non le guardo con ostilità. Ma se sono primarie Pd funziona meno, per me devono essere di coalizione. Poi - ha proseguito - se la coalizione mi chiede una mano ci sono, altrimenti se non me la chiedono o se la mia presenza crea imbarazzo non ci sarò".
Dopodichè, ha concluso, "c'è un'altra cosa importante. A destra sta ricominciando il giochino sui tempi della scelta. Nel centro sinistra c'è qualcuno che si va avanti, a destra no e questa per la sinistra è una buona notizia. Ma io auspico che ci siano due candidati forti perchè voglio sapere a chi lascio il posto", ha concluso Sala.

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