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  • Carlo Borghetti

Assestamento di Bilancio di Regione Lombardia

Articolo di Carlo Borghetti.

Circa la nostra battaglia per ottenere miglioramenti nell’Assestamento di Bilancio di Regione Lombardia, il voto finale è arrivato venerdì pomeriggio, dopo quattro giorni di lavoro d’Aula, e non abbiam potuto far altro che votare “no” a un Assestamento che è rimasto fortemente inadeguato rispetto a diversi problemi fondamentali.

Per dirne alcuni: niente di concreto sugli oltre 23.000 alloggi regionali Aler sfitti mentre cresce la tensione abitativa, né sui ritardi per un CUP regionale in grado di abbattere le liste d’attesa, né sulle risorse che mancano per realizzare tutte le Case di Comunità annunciate dalla Regione ormai tre anni fa…
E ancora: impegni gravemente insufficienti sui trasporti pubblici (già tagliati a dicembre scorso), sulle politiche di contrasto ai cambiamenti climatici, sul ripristino dei fondi sociali regionali tagliati del 40% negli ultimi anni (bocciato il mio odg al proposito)…
Attraverso la “battaglia degli emendamenti” siamo riusciti però a ottenere come minoranze unite qualche importante risultato, tra cui il ripristino del Fondo affitti per 2,5 milioni di euro (tagliato dal Governo e mai ripristinato dalla Regione), il finanziamento per oltre 4 milioni di alcune opere infrastrutturali strategiche, voucher per gli studenti di infermieristica, il rifinanziamento (seppur parziale) dei progetti per la vita indipendente, 100mila euro per impianti di ventilazione e refrigerazione nelle carceri lombarde e -importante- 100mila euro di aiuti umanitari per Gaza e Cisgiordania (pochi, ma votati da tutti i gruppi consiliari).
Personalmente ho ottenuto l’approvazione di un contributo modesto (35mila euro) ma sufficiente per rilanciare il Telefono Lilla per i disturbi alimentari, e un odg per velocizzare le procedure dei Pronto Soccorso lombardi attraverso l’Intelligenza Artificiale.
Bocciate altre mie proposte che avevo presentato nel segno dell’attenzione ai bisogni delle nostre comunità, come il sostegno ai medici di famiglia, alle comunità alloggio per anziani, al trasporto disabili, alle famiglie con bambini in ospedale per lunghi periodi, alla cineterapia e ai negozi di vicinato.
Bocciato, infine, il sostegno al recupero degli organi storici della Lombardia, a me cari: non era una priorità, lo so bene, ma… non di solo pane vive l’uomo.
La nostra battaglia continua. Il servizio al bene comune non va mai in ferie.

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