Una settimana tra Bruxelles, Milano e Roma
Articolo di Patrizia Toia.
È proprio vero che i “vecchi amori” non muoiono mai.
La scorsa settimana è stata intensa e ricca di stimoli, tra temi che da sempre sento nelle mie corde (l’Europa, il Terzo Settore, l’immigrazione e la politica industriale) e occasioni di dibattiti e confronti che arricchiscono.
Una tappa a Bruxelles per incontri su dossier aperti (e per una volta ho vissuto la gioia della città, così pulsante, sorpresa di quanto l’Europa, anche fuori dai palazzi istituzionali, sappia raccontare il proprio volto proteso al futuro e al mondo intero).
Poi una bella conferenza sull’immigrazione mi ha consolato, perché c’è molta gente che crede all’accoglienza come scelta possibile, realistica, purché la si completi con tutti gli strumenti necessari. È bello, anche se sfidante per la politica e la società, riuscire a conciliare umanità, diritti e pragmatismo, respingendo politiche xenofobe e paure fomentate ad arte, trovando soluzioni concrete ed efficaci per dare vera sicurezza e tranquillità sociale.
E poi sabato, a Milano, in una partecipata e bella iniziativa del Partito Democratico milanese sul Terzo Settore e sul sostegno all’economia civile, grande ricchezza del nostro Paese.
E, infine, a Roma, a discutere di politica industriale e di come costruire una vera e forte governance europea, per garantire uno sviluppo industriale e una crescita che, se non sono a livello europeo e se non hanno una dimensione continentale, non avranno peso e forza per rilanciare l’Europa nella competizione mondiale e per vincere quel gap che rischia di renderla ininfluente. Ne abbiamo discusso approfonditamente al PD nazionale in un seminario tra politici ed esperti promosso da Andrea Orlando, in preparazione di una conferenza a luglio.
Ora si riparte con una nuova settimana, nuove sfide e nuovi impegni. Con l’Europa sempre al centro. E sembra davvero che qualcosa si stia muovendo.