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  • Carlo Borghetti

Serve un fondo nazionale per le prestazioni a rilevanza sanitaria delle persone in Rsa e Rsd

Articolo di Carlo Borghetti pubblicato da Quotidiano Sanità.

La questione della copertura da parte del Servizio Sanitario dei costi di prestazioni sociosanitarie nelle RSA, Case di riposo, e nelle strutture sociosanitarie in generale, è una questione enorme che riguarda centinaia di migliaia di persone (e famiglie) in Italia, e chiama in causa lo Stato e tutte le Regioni.
Nella risposta del Sottosegretario alla Salute Gemmato alle interrogazioni sul tema fatte da PD e 5S in Commissione Affari Sociali alla Camera emergono due questioni che vanno riproposte con forza. Lui dice:
1) “Il Fondo sanitario nazionale è deputato a finanziare le sole prestazioni sanitarie rientranti nei LEA”.
Vero! Ma a oggi i costi sanitari nelle RSA e RSD di fatto NON risultano coperti del tutto dal contributo regionale (derivato dal Fondo Sanitario). Per questo diciamo da anni che le rette che le famiglie pagano in realtà coprono -ingiustamente- anche una parte di costi sanitari: come la mettiamo?
2) "L'eventuale attribuzione al Fondo Sanitario del compito di remunerare anche una quota diversa di oneri determinerebbe la necessità di prevedere un adeguamento finanziario dello stesso”.
Vero! Infatti a mio parere serve istituire un apposito Fondo nazionale per coprire i costi “a rilevanza sanitaria” dei “pazienti” ricoverati in strutture sociosanitarie. Molti costi “assistenziali” di persone con Alzheimer, ad esempio, non sono forse costi a rilevanza sanitaria? Lo ha pure stabilito una sentenza, ed è scorretto quindi metterli in capo ai Comuni o alle famiglie.
A questo punto davvero le famiglie (e anch’io) non capiscono perché se si trovano miliardi di euro per la difesa, non si possano trovare anche per il welfare…

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