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  • Giuseppe Sala

Per l'Anci ora tocca a un nome del Nord

Articolo di Repubblica.

"Penso che Mario Calabresi sia una delle persone di livello che possono iniziare a riscuotere interesse". Il sindaco di Milano Beppe Sala parla con i giornalisti a margine degli appuntamenti del giorno della sua successione a Palazzo Marino e risponde a chi gli chiede se per il centrosinistra un possibile candidato possa essere il giornalista ed ex direttore di Repubblica Calabresi. Un nome, per ora,: perché per Sala "è necessario fare questa verifica: se ci sono alternative della cosiddetta società civile poi ci si può organizzare sul metodo di selezione e se possono essere primarie oppure no" ha concluso.

Il mandato di Sala scade nel 2026, subito dopo le Olimpiadi, e sia nel centrosinistra che nel centrodestra le manovre per proporre un nome forte sono in atto, anche se sottotraccia, da tempo. "Mi auguro che il centrodestra faccia una buona scelta perché la competizione è sempre sana", continua Sala, lanciando un messaggio anche alla sua parte politica: "Il centrodestra ha un vantaggio rispetto a noi, che sta assieme sempre, mentre noi facciamo più fatica. In questo momento però anche nel centrodestra le divisioni sono tali che oggi chi di loro può decidere il candidato? Storicamente è sempre stata la Lega ma FdI prende tanti voti, Forza Italia Milano lo considera un suo feudo, quindi ci sarà da divertirsi".
Sul fronte del centrosinistra, ha osservato, "continuo ad invitare a non parlarne ancora, perché è troppo presto". Il punto, secondo Sala, "è che vanno sondati eventuali interessi di persone che sono al di fuori della politica e dei partiti, che hanno voglia di esprimere le loro capacità per Milano. Se non ci sono poi è chiaro che si andrà sul classico, primarie eccetera. Ma prima di parlare di primarie sarebbe bene capire se ci sono disponibilità autorevoli in grado di vincere".
"Io mi batterò perché un sindaco del nord diventi presidente dell'Anci", ha detto Sala a margine dell'apertura della Digital Week, precisando che lui non è in corsa per questo ruolo. "Io ridico quello che ho detto tempo fa, non sono in partita per due motivi precisi. Il primo è che l'impegno su Milano è molto gravoso - ha aggiunto -, ci sono sindaci che possono permettersi di fare questa cosa meritoria ma io in questo momento avrei molti dubbi".
Il secondo punto, secondo Sala "è che sul mio nome c'è comunque un veto del centrodestra, e lo capisco anche perché posso dare più fastidio di tanti altri. Se si vuole trovare una soluzione un pò più condivisa quindi lo capisco. Detto ciò io credo che la presidenza di Anci sia meglio che venga data al nord. I nomi ci sono, ne ho fatti anche io alla segretaria del Pd - ha spiegato -. Io sono convinto che il rilancio del paese parta dal nord, in questo momento per quelli come me che vedono nel discorso sull'autonomia un problema è importante che il nord prenda una posizione e si schieri". E poi "anche per un principio di alternanza, l'ultimo presidente di Anci (Antonio Decaro, ex sindaco di Bari, ndr) è stato al sud e quindi è giusto che venga al nord". Potrebbe però esserci un accordo per portare alla presidenza dell'Anci il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi. "Io non lo so, è quello che dicono i giornali, probabilmente è vero ma fino all'ultimo penso che i sindaci del nord si debbano fare sentire", ha concluso.

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