Necessario incentivare il personale sanitario per le comunità montane
Articolo di Carlo Borghetti.
Il consigliere regionale del Pd Samuele Astuti giovedi 27 marzo ha presentato in Commissione Sanità di Regione Lombardia il progetto di legge di cui è primo firmatario e che prevede una speciale indennità per gli operatori sanitari che lavorano nelle aree marginali, montane e di confine della Lombardia.
“A un anno e mezzo dalla presentazione, finalmente la nostra proposta sarà esaminata e discussa – afferma Astuti –. Da tempo sollecitiamo la giunta regionale su questo tema, perché, se la sanità sta attraversando una crisi profonda, con difficoltà nell'erogazione dei servizi, nelle aree di confine e montane la carenza di personale è ancora più grave e anche la competizione con la Svizzera, dove gli stipendi sono molto più alti e sicuramente più adeguati, si fa sempre più pressante”.
Astuti, durante la presentazione, ha poi comunicato qualche numero per dare un’idea di quanto sia sproporzionato il trattamento economico del personale sanitario che lavora in Svizzera, rispetto a quello che lavora in Italia: “A parità di condizioni, lo stipendio base di un infermiere che lavora in Svizzera è due volte e mezzo, se non tre, quello di uno stipendio italiano. Per i medici arriviamo anche al 60% in più. Sono diverse centinaia gli operatori sanitari che ogni anno si spostano dalla Lombardia alla Svizzera.
“Questa proposta non è sicuramente esaustiva per quanto riguarda la carenza di personale anche nelle aree montane -interviene Carlo Borghetti, co-firmatario del progetto di legge- ma rappresenta certamente la volontà di fare un passo avanti nell’incentivare i professionisti della sanità a lavorare anche in montagna, professionisti che potrebbero essere ulteriormente incentivati con l’offerta di chiari percorsi di carriera e agevolazioni per la soluzione anche del problema abitativo”, aggiunge Borghetti.
Secondo Michele Iannotti, segretario provinciale del PD di Sondrio e’ una proposta che può rappresentare certamente un buon inizio per contribuire a risolvere il problema della carenza di medici ed infermieri che nelle zone interamente montane, e con un’estensione territoriale ampia come la provincia di Sondrio, non garantisce l’erogazione di servizi socio sanitari di qualità, con liste di attesa insostenibili per visite e ricoveri. Ringrazio il gruppo consiliare del PD che con questa proposta di legge dimostra una forte attenzione a territori decentrati come i nostri che sono poco attrattivi per il personale sanitario e subiscono, soprattutto riguardo al personale infermieristico, la “concorrenza” della vicina Svizzera capace di garantire stipendi molto più alti.
“Il nostro progetto di legge –spiegano i consiglieri- prevede l'introduzione di un'indennità mensile temporanea per medici, tecnici e infermieri che lavorano in aree marginali e di confine, per almeno un triennio. Una misura concreta e immediata per attrarre e trattenere il personale sanitario in queste aree svantaggiate, cercando di affrontare almeno uno dei numerosi problemi che ne causano l’allontanamento e con un meccanismo di monitoraggio annuale per valutarne l'efficacia”.
Nelle more dell’avvio della contrattazione, l’ammontare dell’indennità mensile nella proposta è fissato temporaneamente in 800 euro lordi per il personale della dirigenza medica, 400 euro lordi per il personale tecnico sanitario e 350 euro lordi per il personale infermieristico.
“Ci auguriamo di riuscire a lavorare insieme alla maggioranza, e con tempistiche rapide, per fornire finalmente risposte concrete a questi territori in forte difficoltà” concludono Astuti e Borghetti.