Meloni è l'unica premier a disertare Milano
Intervista della Stampa a Giuseppe Sala.
"In tre anni Giorgia Meloni non è mai venuta a Palazzo Marino. Un record per chi guida il Paese. Detto questo, so bene che per le prossime elezioni tutta la destra sarà qui in massa a dire quanto ci tiene a Milano". Lo spiega il sindaco di Milano Giuseppe Sala in un'intervista alla Stampa.
Il suo mandato da sindaco scade nel 2027 e Sala osserva: "Sarei ben lieto di mettermi a servizio del Paese. Se non ci fossero le condizioni, però, mi inventerei qualcosa, sono uno che fa fatica a stare senza lavorare. Cerco qualcosa che abbia un senso, non certo un nuovo stipendio. Comincerò a pensarci dopo le Olimpiadi".
Proprio parlando dei Giochi di Milano e Cortina Sala evidenzia come i cantieri "saranno terminati in tempo. Stiamo discutendo di extra costi, ma avendo gestito Expo posso dire che è sempre così".
Sui referendum afferma: "Andrò a votare perché è importante e voterò sì certamente ai quesiti sulla sicurezza sul lavoro e sulla cittadinanza". E sull'annuncio di Giorgia Meloni che andrà al seggio ma non ritirerà le schede commenta: "Non posso che dare un giudizio negativo: è come non andare. Piuttosto dica che spera che il quorum non venga raggiunto".
Sui risultati del centrosinistra che vince nelle città ma perde alle politiche spiega: "C'è la tendenza a stigmatizzare le differenze, alla ricerca di qualche punto decimale di consenso. Nelle città è diverso, si lavora sulle cose che uniscono. Il centrosinistra dovrebbe prendere spunto". Per Sala invece nel centrodestra "hanno due vantaggi: il primo è che quando si tratta di andare a votare sono capaci di mettersi insieme, alla convivenza ci pensano dopo".
"Il secondo è che hanno un criterio preciso su chi deve essere il candidato premier, ovvero il segretario del partito più votato. Non dico che debba essere l'unico criterio, ma bisogna trovare una formula. Temporeggiare è un errore".