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  • Carlo Borghetti, Beatrice Lorenzin, Marina Sereni

La Lombardia ha l'occasione di realizzare una cell factory regionale per guidare l'innovazione nelle terapie avanzate

Intervento di Carlo Borghetti, Beatrice Lorenzin, Marina Sereni.

La Lombardia ha oggi l’opportunità concreta di compiere un passo decisivo nel campo delle terapie avanzate con la realizzazione di una Cell Factory centralizzata e condivisa a livello regionale secondo gli standard GMP. Un’infrastruttura condivisa e all’avanguardia, a disposizione degli IRCCS pubblici lombardi, capace di supportare la produzione e il controllo di farmaci innovativi, ottimizzando costi, competenze e tempi di sviluppo.

Una proposta concreta e già presentato dal consigliere PD in Regione Lombardia Carlo Borghetti che guarda all’Europa: Francia, Germania e Spagna sono infatti già dotate di officine farmaceutiche che producono terapie cellulari “accademiche” per patologie specifiche e per singoli pazienti, colmando così spazi non presidiati dall’industria. La Lombardia - già eccellenza nella ricerca biomedica - può e deve fare questo salto di qualità, dotandosi di una Cell Factory condivisa, accessibile, strategica.
In questo contesto si è svolto oggi presso il MIND l’evento “CELL FACTORY e le sfide dell’innovazione in sanità” promosso dal Gruppo PD Lombardia, con l’obiettivo di analizzare insieme a esperti, ricercatori e rappresentanti istituzionali, le sfide e le opportunità offerte dalle officine farmaceutiche.
"L’eccellenza della ricerca biomedica lombarda certamente è riconosciuta, ma non basta più: è il momento di compiere un salto di qualità concreto, dotandoci di una Cell Factory regionale, condivisa e strategica. Le istituzioni e la politica devono raccogliere questa sfida: serve più ricerca, più sanità pubblica, più coordinamento tra pubblico e privato. Le Cell Factory rappresentano uno strumento formidabile di innovazione scientifica e l’incontro di oggi vuole essere un punto di partenza concreto per trasformare questa visione in realtà per il nostro servizio sanitario regionale" ha dichiarato Carlo Borghetti, Consigliere regionale PD, primo firmatario dell’Ordine del Giorno sulla Cell Factory nonché promotore dell’evento.
“Il nostro Paese ha urgente bisogno di una vera politica della scienza, di una visione strategica dell’industria della conoscenza per essere e rimanere competitivo. Nella storia del Paese non abbiamo mai avuto una politica di sistema costante per la ricerca e il trasferimento tecnologico come asset principale di sviluppo, ma piuttosto iniziative, anche molto significative, frammentate nel tempo e legate alla sensibilità del singolo governo. Questo non ha prodotto i benefici che deriverebbero invece da un investimento di sistema protratto nel tempo, a prescindere da chi governa. In un contesto di profondi cambiamenti geopolitici e geoeconomici, non possiamo permetterci una visione provinciale. Il futuro sarà spietato e si giocherà, prima di tutto, sulla conoscenza, quindi sul fattore umano e sulla sua valorizzazione. Siamo stati competitivi, abbiamo avuto forza e visione: oggi rischiamo di perdere tutto. Serve un sistema sanitario e di ricerca forte, nazionale, coeso: proviamo a riportare in Italia ed Europa le migliaia di competenze che hanno trovato sbocco all’estero, anche con un processo di riforme che renda il nostro paese attrattivo per i ricercatore e per chi vuole investire in ricerca. Bisogna pertanto investire nei ricercatori, ma anche negli amministrativi della ricerca, figure chiave per organizzare un modello complesso in cui il ricercatore possa concentrarsi sul merito, non sulla burocrazia. Dobbiamo smettere di considerare la ricerca e la sanità come un costo: sono un investimento ad altissimo rendimento, con effetti-leva sull’economia, l’innovazione e il benessere collettivo. Istituti di ricerca, IRCCS, università: a loro dobbiamo offrire attrattività e carriere di qualità, per restituire dignità e prospettiva alla ricerca italiana” ha dichiarato Beatrice Lorenzin - Senatrice, vicepresidente gruppo PD e già Ministro della Salute.
Marina Sereni, responsabile nazionale Sanità PD ha invece ribadito il valore della proposta politica a sostegno di una rete regionale di cell factory. “Un’importante occasione di confronto tra esperti, scienziati, ricercatori e decisori politici su un tema straordinariamente attuale: come sostenere e facilitare la ricerca pubblica nel campo dei farmaci innovativi e come renderli disponibili per i pazienti in modo equo. Come Pd nazionale, nell’ambito della più ampia iniziativa a difesa del diritto alla salute, auspichiamo che possa concretizzarsi presto la proposta da noi avanzata nel CR della Lombardia per la creazione di una Cell Factory da mettere a disposizione di tutti gli Irrcs della regione.”

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