Gimbe certifica che la Sanità lombarda è al collasso
Articolo di Carlo Borghetti.
I dati del rapporto Gimbe sono davvero allarmanti per la Lombardia, Fontana e Bertolaso non possono fare finta di nulla. Ormai sette lombardi su cento rinunciano alle cure e anche nella nostra ricca regione il dato è in crescita rispetto all'anno precedente, a certificare una volta di più il problema delle lunghe liste d'attesa.
In Lombardia mancano 1237 medici di medicina generale e 244 pediatri di libera scelta. Quattro su dieci posti vacanti di medici di base sono nella nostra regione, sei su dieci se parliamo di pediatri. Sette medici su dieci hanno più dei 1500 pazienti che dovrebbero avere. E delle case di comunità attivate, la stragrande maggioranza sono ancora scatole vuote, pressoché inutilizzabili dai cittadini. Sono dati impietosi che raffigurano plasticamente lo stato drammatico della medicina territoriale in Lombardia. Ma la carenza di personale riguarda tutto il servizio sanitario lombardo, che è l'unico, tra le Regioni che non sono in piano di rientro, ad avere numeri al di sotto della media nazionale. Questi sono i risultati di anni di impoverimento della sanità pubblica da parte della destra che governa la Regione, quelli in cui la sanità lombarda ha perso il primato scivolando dalla prima alla quinta posizione per la garanzia dei livelli essenziali di assistenza ai cittadini. È proprio quanto noi vogliamo cambiare con la nostra legge di iniziativa popolare che nelle prossime settimane approderà in Aula in Consiglio Regionale.