Come sarà la Milano del futuro? E il Municipio 9?
Intervista di Zona Nove a Mario Esposito, Vicepresidente e Assessore del Municipio 9 di Milano.
Lo strumento che ci dice come è e soprattutto come sarà la Milano del futuro si chiama PGT, Piano di Governo del Territorio e, come tutti gli strumenti, ha bisogno di aggiornamenti e revisioni per rispondere sempre meglio alle esigenze di una città che vive e che cambia per restare un modello invidiato non solo in Italia ma anche in Europa.
La volontà di spingere Milano verso l’obiettivo di una città policentrica si concretizza nel nuovo strumento “L’Atlante dei Quartieri” che, per ogni zona, si pone l’obiettivo di ridisegnare lo spazio pubblico dei quartieri, il verde, la mobilità e i servizi, offrendo una prospettiva concreta alla città di prossimità. Tutti elementi che formano l’infrastruttura della città, utili a valorizzare la pluralità dei centri urbani in una scala di progettazione che mancava, intermedia perché a metà tra il PGT e i singoli Piani di Intervento, con una ‘visione di quartiere’ in grado di ricomprendere e ridisegnare intere aree. In questo scenario futuro, ma non troppo visto che Milano corre, corre, corre, cosa sta facendo la Giunta del Municipio 9? Abbiamo chiesto un contributo a Mario Esposito, Vice Presidente Municipio 9 e Assessore Edilizia Privata, Casa, Mobilità sostenibile, Ambiente, Manutenzione del Verde, Lavori Pubblici, Benessere Animali, Regolamenti e Statuto.
Interventi urbanistici Municipio 9 grazie allo strumento dell’urbanismo tattico.
“In questi 3 anni di mandato abbiamo realizzato alcuni in-terventi di riqualificazione di luoghi iconici e identitari dei nostri quartieri. In particolare, a Niguarda con la nuova piazza Belloveso, largo S. Dionigi a Pratocentenaro con la posa di panchine, fioriere e tavolini da ping pong laddove sorgeva un luogo anonimo e perlopiù occupato dalla sosta irregolare, Piazza Bruzzano con il nuovo progetto, frutto di un lungo e partecipato confronto con la cittadinanza, presentato pubblicamente lo scorso 20 ottobre e che andremo a completare nei prossimi mesi. Inoltre, segnalo il progetto Pinqua che, attingendo fondi dal PNRR, sta realizzando opere di messa in sicurezza degli attraversamenti stradali sempre a Pratocentenaro con particolare riguardo alle aree prossime alle scuole. Infine, non mancano attenzioni agli altri quartieri del Municipio: cito solo l’Isola (realizzazione di un centro civico in via Strabone) e la Bovisa (avvio dei lavori di riqualificazione complessiva della Goccia).”
Indagini in corso, rispetto della Magistratura.
“A Milano l’edilizia è in un momento di stallo in quanto sono in corso indagini della Magistratura circa le procedure che gli Uffici avrebbero seguito negli ultimi anni per autorizzare nuovi cantieri. Attendiamo l’esito delle procedure giudiziarie, ma siamo consapevoli che, in questo limbo di incertezza normativa e con gli Uffici più che prudenti nel rilasciare le autorizzazioni edilizie, uno dei motori economici della nostra città sta venendo meno, compromettendo co-sì tutto l’indotto e il gettito degli oneri di costruzione (nel 2023 si tratta di un ammanco di 20 milioni di euro). D’altro canto, Milano non è la sola città a soffrire per questo motivo, tant’è vero che sarebbe ora che il Parlamento varasse una legge di interpretazione delle norme sulla rigenerazione urbana, chiara ed applicabile, al fine di evitare le situazioni di indeterminatezza o di eccessiva discrezionalità interpretativa. Il Governo, purtroppo, con il decreto Salvacasa, diventato legge lo scorso luglio, ha pensato più a sanare gli abusi del passato, piuttosto che a mettere mano alla materia.”
Un insegnamento per il futuro.
“Con il rispetto che si deve all’operato della Magistratura, possiamo nel mentre lavorare a livello milanese per il futuro. Condivido le dichiarazioni recentemente rese dall’Assessore alla Rigenerazione Urbana del Comune di Milano, Giancarlo Tancredi, il quale ha affermato che “La revisione del Pgt è senz’altro occasione per inquadrare la materia e introdurre regole chiare e in linea con una adeguata attenzione degli interventi edilizi, ai contesti urbani e alla partecipazione dei cittadini ai procedimenti.” Ecco, direi che in futuro faremmo bene a tenere in maggior conto l’impatto delle nuove realizzazioni edilizie sul tessuto urbano esistente, continuando sulla strada del confronto e della partecipazione della cittadinanza.”