Basta subalternità agli USA
Intervista di Repubblica a Elly Schlein.
"In un frangente così drammatico ho ritenuto doveroso sentire la premier, anche per consegnarle direttamente la nostra forte preoccupazione per questo attacco Usa che può allargare il conflitto su scala globale". Così a Repubblica la segretaria del Pd Elly Schlein.
"Bisogna evitare una spirale di caos. Non esiste soluzione militare, l'unica via è la diplomazia. L'unica speranza è la pace".
"Ci siamo confrontate sulla situazione e le ho detto ciò che noi ci aspettiamo dal governo - aggiunge - un impegno concreto nella cornice Ue per fermare l'escalation e portare tutti al tavolo negoziale. Siamo d'accordo che il regime teocratico e liberticida di Teheran non possa sviluppare un'arma nucleare, ma il modo per impedirlo non è bombardare, è trattare. Partendo da un punto fermo, che io ho ribadito a Meloni: il giudizio critico su Trump. Lui diceva che avrebbe portato la pace e messo fine ai conflitti, invece bombarda e infiamma il mondo. Se guardiamo pure agli altri scenari, oggi ci ritroviamo di fronte alla prosecuzione del massacro di Netanyahu a Gaza, che il governo Meloni non ha ancora condannato, e della guerra in Ucraina, con Putin che si sente più potente di prima. Trump ha deciso di attaccare l'Iran senza coinvolgere il Congresso, una deriva autocratica che ci auguriamo non si ripeta, né in America, né altrove".
Oggi alla Camera a Meloni chiederà "di dire con chiarezza che l'Italia non parteciperà ad azioni militari e non consentirà che le nostre basi vengano utilizzate per fornire sostegno a una guerra che la comunità internazionale, tutta, deve fermare. Deve difendere il trattato di non proliferazione nucleare che rischia di saltare. E agire insieme con l'Ue".
L'aumento della spesa militare al 5% del Pil "è sbagliata in generale e, alla luce del nostro debito pubblico, pure irrealistica. Noi del Pd sosteniamo la posizione della Spagna che ha detto di no, rimarrà al 2%. Fossi in Meloni non avrei dubbi: sposerei la linea di Pedro Sanchez. la strada non è riarmo dei singoli Paesi, bensì fare un salto in avanti sulla difesa comune".