A Milano buone possibilità di un nuovo ciclo del centrosinistra
Intervento di Giuseppe Sala.
"Manca ancora tanto" alle elezioni comunali, "si voterà a maggio del 2027, le possibilità che dopo 15 anni ci sia un nuovo ciclo per il centrosinistra sono molto buone". Lo ha detto il sindaco di Milano Giuseppe Sala nel corso degli auguri di Natale con la stampa.
"Io adesso sono concentrato sul mio mandato e non voglio urtare le sensibilità della coalizione - ha aggiunto parlando della alleanza e dei possibili candidati - . Non interverrò, è diverso se mi chiederanno una mano, allora ci sarò".
Per parlare di candidati "è molto presto, io mi sono permesso di dire che è saggio, e lo ribadisco, verificare tutte le ipotesi in campo - ha proseguito -, in politica e nella società civile, visto che fa così anche il centrodestra".
"Se c'è una candidatura politica in grado di vincere probabilmente è anche meglio, ma se c'è una candidatura più forte della società civile bisogna considerarla - ha concluso -. Quello che noto è che adesso si sono assopite le possibili candidature".
Sul Cpr abbiamo seguito l'avvocatura - "Io non ho mai detto no ai rimpatri" dei migranti "ma chiedo che nel frattempo le condizioni e i diritti siano garantiti". Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, parlando del processo sulla precedente gestione del Cpr di via Corelli.
"Potremmo parlare a lungo della campagna elettorale con i 600mila migranti che sarebbero stati rimandati a casa secondo Salvini - ha proseguito a margine degli auguri di Natale con la stampa -. Il nostro Paese ne fa 5mila all'anno e 500 sono a Milano".
Sul tema rimpatri, secondo il sindaco "si è fatto tanto fumo, non è facile farli se non ci sono accordi di reciprocità con i paesi di origine - ha detto -. È un perfetto argomento da campagna elettorale".
Il sindaco ha commentato le polemiche, anche da parte di esponenti della maggioranza in Consiglio comunale, perchè il Comune ha deciso di non costituirsi parte civile nel processo sulla gestione passata del Cpr. "Noi abbiamo, come giunta dato appoggio a quello che l'aula con un ordine del giorno ha portato avanti - ha spiegato -. Poi l'avvocatura, di cui mi fido molto, ci ha detto che è praticamente impossibile che ci ammettano come parte civile , quindi abbiamo ascoltato una voce tecnica".
"Continueremo a seguire la vicenda perché le cose che non andavano c'erano, ho segnalato la nostra insoddisfazione al prefetto per quello che è successo", ha concluso.
La Russa sgradevole, Milano rispetta un certo stile - "La Russa ha questa sgradevolezza a volte, ma non voglio portare acredine verso nessuno. Un certo modo di fare politica magari porta consenso, ma penso più in Italia che a Milano che rispetta un certo stile". Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, parlando con la stampa durante il brindisi di Natale, commentando le critiche del presidente del Senato Ignazio La Russa sul Salva Milano, che "è più un 'Salva Sala'".
"Io sono abituato a badare a me stesso, come ho fatto in Expo, non sono uno che chiede tanto aiuto - ha aggiunto -. L'aiuto che si sta chiedendo" con questa norma Salva Milano "è molto relativo a dirigenti e funzionari che fanno il loro lavoro e si vedono indagati".
Sala ha poi parlato della sua esperienza con la giustizia: "Dopo avere fatto un mezzo miracolo con Expo, sono stato 4 anni in tribunale - ha detto - e ho sofferto. Quindi, sapendo cosa vuol dire quell'incertezza, devo cercare di tutelare i dipendenti del Comune".
"Ho rispetto del lavoro della Procura ma osservo che in 12 o 13 anni nessun giudice ha opinato sul nostro modo di agire - ha proseguito -. Il Salva Milano non mette a posto tutto, noi dobbiamo partire con un nuovo Pgt. La Procura farà il suo corso, ma sono sereno perché sappiamo cosa fare".